Il Capo dello Stato scrive al Presidente Rocca per Compleanno CRI, Centenario Federazione e Solferino 2019
“Il gesto di aiuto, la condivisione popolare del soccorso, la mano tesa verso chi soffre e rischia di non farcela sono diventate pietre angolari della nostra civiltà e della stessa vita sociale, essendo ormai chiaro a tutti che senza uno spirito solidale non c’è vero progresso, né benessere”.
“Nel giorno in cui la nascita della Croce Rossa – continua Mattarella – viene ricordata e celebrata da migliaia di persone, che ripercorrono insieme il cammino dei feriti soccorsi al termine della battaglia di Solferino del 1859, desidero rivolgere il saluto più cordiale a tutti gli operatori e i volontari di questa gloriosa associazione che nel tempo continua a esprimere i più alti valori di umanità, di solidarietà, di fraternità”. Per il Capo dello Stato “oggi è una celebrazione speciale. Ricorrono infatti i 160 anni dalle vicende di guerra da cui scaturì l’idea originaria della Croce Rossa, e nel contempo celebriamo il 100esimo anniversario della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa”.
“La professionalità degli operatori e la generosità dei volontari sono diventati uno straordinario patrimonio per il nostro Paese, e per il mondo intero. Abbiamo il dovere di testimoniare ancora questi valori, affinché possano essere trasmessi alle generazioni più giovani. La solidarietà è cultura, è scuola di vita: rende migliore una comunità e restituisce alle persone molto più del sacrificio che è stato donato”, conclude il capo dello Stato.